Il mondo del rilassamento e del benessere è molto vasto e ricco di strumenti utili. In questo articolo cercherò di partire dalle fondamenta parlando della respirazione in generale e della respirazione diaframmatica in particolare. Quest’ultima dà sensazioni di benessere ma soprattutto ha la funzione di insegnare a porre attenzione alle fasi del respiro.
La prima cosa da fare è trovare una stanza in cui non si verrà disturbati, mettersi in una posizione comoda e concepire l’idea di dedicare questo spazio e questo tempo a sé.
Il primo nostro obiettivo sarà quello di diventare consapevoli del nostro respiro. Chiudere gli occhi, eliminare dalla nostra mente, il più possibile i rumori esterni disturbanti e i pensieri invadenti e prepararsi ad “Ascoltare”. Non provate a modificare il vostro respiro, per adesso. Lasciatevi andare semplicemente alla sua conoscenza. Cercate di capire la sua durata, la sua intensità, se c’è differenza tra le inspirazioni e le espirazioni e così via.
Quando sentirete di essere entrati in contatto con il vostro modo di respirare allora si potrà procedere con la respirazione diaframmatica.
Iniziamo con il dire che cos’è il diaframma toracico. Viene definito il muscolo della serenità perché se questo muscolo è al pieno della sua efficienza anche il corpo ne trarrà beneficio.
Andrew Taylor Still, il padre dell’osteopatia, lo descrisse in questo modo: “ Per mezzo mio vivete e per mezzo mio morite. Nelle mani ho potere di vita e morte, imparate a conoscermi e siate sereni.
Il diaframma toracico ha quindi una valenza molto forte dal punto di vista fisico, nella digestione, nella postura ma anche e soprattutto rispetto ai vissuti emotivi. Uno stress emotivo importante coinvolge inevitabilmente questo apparato e può essere memorizzato dai tessuti.
Ci sono degli esercizi fisici per attivare e ristabilire il diaframma ma in questo articolo ci focalizzeremo sulla capacità che la respirazione diaframmatica ha nello stimolare questo vitale muscolo.
Se partiamo dal presupposto che Respirare è Vita, intuiremo subito che riuscire a visualizzare e controllare il respiro è un’attività molto importante e utile.
Alla nascita siamo perfettamente in grado di respirare in armonia con il nostro corpo e con l’ambiente circostante, poi però le difficoltà della vita quotidiana possono indurre una modificazione della respirazione che si allontanerà gradualmente da quella originaria e funzionale. Gli ansiosi, per esempio, hanno un respiro corto e veloce che si ferma al livello del petto, questo è un indice di una respirazione corta e inadeguata.
La modalità di respirazione diaframmatica influenza tutto l’apparato addominale.
Iniziamo l’esercizio riempiendo la nostra pancia di aria più che possiamo e poi espiriamo totalmente.
Ripetiamo l’operazione per quattro o cinque volte di seguito. (Non superare i cinque respiri diaframmatici per evitare di andare in iperventilazione).
Dobbiamo effettuare i nostri respiri come se avessimo nella pancia un palloncino da riempire. In questo modo dopo qualche respiro avvertiremo già un beneficio.
Questo esercizio può essere svolto ogni qualvolta ci si sente in una condizione di tensione muscolare, in cui si percepiscono crampi, dolori, bruciori o pesantezza allo stomaco, quando ci si sente facile preda della rabbia, quando si hanno disturbi digestivi o quando si sta vivendo un periodo di particolare stress o disagio.
Per percepire un notevole miglioramento è necessario abituare il proprio corpo a questo nuovo stato di benessere, quindi è necessario esercitarsi con una certa costanza.
(*Se si soffre di problematiche respiratorie specifiche o altre patologie correlate chiedere consiglio al proprio medico)